SHINRIN YOKU | Bagno nella foresta

Immergersi nel bosco con i propri sensi

 

Lo Shinrin-Yoku è un’avventura di profonda comunione con la Natura attuata con tutti i sensi e, tradotto dalla lingua giapponese, paese da cui ha origine, significa letteralmente “bagno di foresta”. Non ha nulla a che vedere con un vero bagno, magari in uno splendido laghetto alpino. Si tratta, per meglio dire, di “inspirare l’atmosfera del bosco”.

La parola Shinrin-Yoku è stata coniata nel 1982 da Tomohide Akiyama, direttore della Japanese Forestry Agency e sebbene sia nata da un’intuizione, oggi questa disciplina è supportata da un crescente numero di ricerche scientifiche che ne riconoscono i benefici. Quando il termine fu coniato, l’idea era più quella di una campagna pubblicitaria per attirare gente nelle bellissime foreste giapponesi, ma fin dal principio Tomohide Akiyama e altri scienziati, in Giappone come in altri paesi nel mondo, hanno iniziato a studiare gli effetti psicologici e fisiologici dell’ambiente naturale, e in special modo delle foreste, sulla salute e sul benessere dell’uomo. Comprendere che, per qualche motivo, l’essere umano si sente bene quando è avvolto dalla natura, ha dato il via a queste ricerche.

 

Nel marzo 1990 Akiyama ha condotto i primi esperimenti sugli effetti psicologici dello Shinrin-Yoku nell’isola giapponese di Yakushima. Con la cooperazione della NHK (servizio pubblico radiotelevisivo giapponese) sono iniziati degli esperimenti per misurare il livello dell’ormone dello stress, il cortisolo, nella saliva di soggetti che camminavano nella foresta. Per una decina di anni si ottennero pochi progressi nella raccolta di dati scientifici e fisiologici. Dal 2000 la scienza è progredita e si è potuto misurare l’attività del cervello e del sistema neurovegetativo, entrambi validi indicatori del livello dello stress nel corpo umano.

 

I dati raccolti in questi vent’anni hanno portato alla conclusione evidente, che il nostro corpo riconosce la Natura come propria casa e che vivere la Natura in modo consapevole attraverso i sensi principali (vista, udito, olfatto, tatto e gusto), induce alla riduzione delle concentrazioni dell’ormone dello stress nel corpo, a rinforzare il sistema immunitario, a regolare la pressione arteriosa e il battito cardiaco.

Nel 2003 Akiyama ha proposto il termine forest therapy per descrivere, con un supporto scientifico, lo Shinrin-Yoku. Quella che era partita come una terapia basata sull’intuizione è ora diventata una terapia basata sull’evidenza, e può essere considerata come una medicina preventiva.

 

 

Perchè abbiamo bisogno dello Shinrin-Yoku?

 

Circa 7 milioni di anni fa i nostri antenati hanno iniziato a evolvere in quello che ora è l’essere umano. Durante tale processo evolutivo abbiamo vissuto per il 99,99% del tempo in un ambiente naturale, motivo per cui il nostro corpo è adatto alla natura. Il nostro corpo si è adattato in milioni di anni alla vita nella natura. Anche se fatichiamo a capirlo, la società moderna ci mette in un continuo stato di stress. Per questo, vivere a contatto con la natura ci aiuta a entrare in uno stato di relax psicologico e allo stesso tempo ci porta più vicino al nostro stato naturale di esseri umani.

Inoltre ha un effetto di regolazione psicologica e perciò ha esiti diversi nei vari individui. All’inizio si pensava che ci fossero stati degli errori nella raccolta dei dati, ma poi ci si è resi conto che i risultati discordavano realmente nelle diverse persone. Un buon esempio è la pressione sanguigna.

E’ stato constatato che l’immersione nel bosco, riduce la pressione in quegli individui che partono con una pressione alta, mentre l’aumenta in quelli che iniziano con una pressione bassa. Questo effetto renderebbe particolarmente prezioso il bagno di foresta in quanto si adatta all’individuo, ma dovranno essere fatte altre ricerche per scoprire come ciò accade.

 

Nel 1800 solo il 3% della popolazione mondiale viveva in aree urbane.

Nel 1900 la percentuale è salita al 14% e nel 2016 abbiamo raggiunto il 54%.

La United Nations Population Division prevede che nel 2050 la percentuale salirà al 66%.

Ma i geni non cambiano in così poco tempo, quindi viviamo in una società moderna con un corpo adatto a un ambiente naturale. Inevitabilmente siamo in uno stato di stress costante e lo sviluppo della tecnologia dei computer ha peggiorato le cose.

Nel 1984 lo psicologo clinico americano Craig Brod ha coniato il termine technostress. Da allora il mondo è diventato ancora più dipendente dalla tecnologia e si è allontanato dalla natura.

 

Il fisiologo antropologista Masahiko Sato, ha scritto come le città siano apparse solo recentemente nella storia dell’essere umano e come tutte le nostre funzioni fisiologiche si siano sviluppate in un ambiente naturale. Quando veniamo in contatto con foreste, parchi e fiori ci sentiamo rilassati perché il nostro corpo e i nostri geni sono fatti per adattarsi alla Natura. Inspirato dai ricercatori neozelandesi Mary Ann O’Grady e Lonny Meinecke, Akiyama ha definito ciò Back to Nature theory, “teoria del ritorno alla natura”.

Infatti, «…oggi il respirare l’atmosfera del bosco è un metodo ufficialmente riconosciuto sia per la prevenzione delle malattie che per favorirne la cura. Lo Shinrin-yoku viene sovvenzionato dal sistema sanitario nazionale, nonché studiato e messo in pratica nelle università di medicina e nelle cliniche del Giappone».

 

 

I benefici dello Shinrin-Yoku

 

Sono stati rilevati i seguenti benefici diretti:

  • miglioramento dell’immunità indebolita, con grande aumento delle cellule natural killer (NK), note antagoniste di tumori e infezioni
  • incremento del rilassamento del corpo per un’aumentata attività del sistema parasimpatico
  • riduzione dello stress per diminuzione dell’attività del sistema nervoso simpatico
  • riduzione della pressione sanguigna

 

Articolo scritto da Arno Cardini – forestling.com

Fonti:

Shinrin-Yoku – La teoria giapponese del bagno nella foresta per ritrovare il proprio equilibrio di Yoshifumi Miyazaki

Bagni di Foresta – Il potere di guarigione della Natura con l’Arte dello Shinrin-yoku di M. Amos Clifford

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